Le Leggi Fascistissime rappresentano un corpus normativo emanato in Italia tra il 1925 e il 1926 che segnò il passaggio da un sistema liberale ad un regime totalitario sotto la guida di Benito Mussolini e del Partito Nazionale Fascista. Queste leggi strutturarono un nuovo assetto istituzionale e sociale, eliminando progressivamente le libertà individuali e politiche.
Ecco i punti salienti e le principali leggi:
Scioglimento dei partiti politici e delle associazioni non fasciste: Con la legge del 26 novembre 1926, n. 2008, "Provvedimenti per la difesa dello Stato" (conosciuta anche come Leggi Speciali), vennero sciolti tutti i partiti politici ad eccezione del Partito%20Nazionale%20Fascista. Questa legge mise fuorilegge l'opposizione politica.
Soppressione della libertà di stampa: La censura divenne pervasiva. La libertà%20di%20stampa fu abolita, con la previa autorizzazione prefettizia obbligatoria per la pubblicazione di giornali e riviste e il controllo sul contenuto.
Istituzione del Tribunale Speciale per la difesa dello Stato: Venne creato un tribunale speciale per giudicare i reati politici, con procedure sommarie e pene severe, inclusa la pena di morte. Era uno strumento di repressione del dissenso.
Creazione dell'OVRA: L'Opera Volontaria di Repressione Antifascista (OVRA) era la polizia segreta del regime fascista, incaricata di spiare, reprimere e perseguitare gli oppositori politici.
Legge Rocco: Il codice penale del 1930, noto come Legge%20Rocco, introduceva reati specifici per la tutela del regime, inasprendo le pene per i reati politici e introducendo nuove figure criminose legate alla propaganda antifascista.
Modifica della figura del Capo del Governo: Il Capo del Governo, identificato con Mussolini, divenne responsabile solo di fronte al Re, accentrando di fatto il potere esecutivo nelle sue mani.
Trasformazione del sistema elettorale: Venne introdotto il sistema della lista unica, plebiscitaria, privando i cittadini della possibilità di scelta e trasformando le elezioni in una mera formalità di approvazione del regime.
Abolizione delle autonomie locali: I sindaci elettivi furono sostituiti da podestà di nomina governativa, eliminando l'autonomia amministrativa dei comuni.
In sintesi, le Leggi Fascistissime rappresentarono una svolta autoritaria che smantellò lo stato liberale e instaurò un regime dittatoriale basato sulla repressione del dissenso, il controllo dell'informazione e la concentrazione del potere.